Premesso che tutti sappiamo che cos’è la lead generation, e se non lo sappiamo non è un peccato grave, è una cosa a cui si può porre rimedio dicendo che: la lead generation è un insieme di azioni di comunicazione, formule di marketing, generazione e pubblicazione di contenuti e strategie pubblicitarie finalizzate all’ottenimento di visibilità contestualizzata che portano a generare liste di potenziali clienti o di persone interessate alle nostre proposte commerciali, prodotti, servizi, tecnologie o altro.
La lead generation prevede che ci siano quindi delle azioni da compiere, dei progetti di comunicazione e di marketing da sviluppare per raccogliere adesioni, iscrizioni, o comunque per rilevare l’interesse di potenziali “clienti” che quindi diventano dei Lead, appellativo che sembra poco simpatico per identificare delle persone che ci donano la loro attenzione o mostrano il loro interesse verso quello che gli vogliamo dire, ma che ci volete fare, a volte i termini tecnici o lo slang utilizzato in professioni, arti e mestieri non sempre è poetico, serve per riassumere un concetto o un insieme di azioni compiute o da compiere.
Quando una persona compie un’azione positiva nei nostri riguardi e ci dà spontaneamente la possibilità di ricontattarla (ovviamente in conformità alle leggi e regolamenti sulla privacy) allora il nostro lead diventa un caro amico da “nutrire” con i valori della nostra proposta o offerta commerciale.
Un lead entra in un funnel per compiere un percorso di nurturing, fino ad arrivare alla conversione per poi passare a un percorso di up selling e così via; ci mancano il Bianconiglio, l’unicorno e l’arcobaleno con lo gnomo incazzato che protegge la sua pentola d’oro e per il resto abbiamo trovato tutto.
Fatto sta che una volta messe da parte le spesso inefficaci battute di spirito e l’idea che come pubblichiamo una qualsiasi foto, articolo o video tutti stiano lì a vederli con interesse, per il resto la lead generation è un processo importantissimo per chiunque voglia iniziare la vendita diretta a distanza, ma anche la vendita che prevede la visita presso il potenziale cliente.
La lead generation ha bisogno di idee sempre nuove, della produzione di contenuti invitanti, se non addirittura attraenti, e di visibilità contestualizzata; in pratica dobbiamo essere tutti dei “piccoli editori o comunicatori”, perché per creare una lista qualificata bisogna per forza essere interessanti, utili e a volte indispensabili.
Non esiste una scienza che si chiama lead generation, ma certamente un pochino pratici dell’argomento bisogna esserlo se si vuole riscuotere un più o meno grande numero di iscritti alla lista che vogliamo creare, a meno che, come al solito, non disponiamo del portafogli di Paperon de’ Paperoni e allora compriamo visibilità a tutto spiano e riempiremo la lista sprecando comunicazione e denaro a profusione, l’alternativa è quella di rivolgersi a chi fa questo per mestiere ad esempio noi di vendereadistanza.it (consiglio disinteressato).
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